Come scrivere un contenuto SEO efficace
Oltre il 90% dei contenuti che trovi in rete non ricevono traffico da Google! Ti sembrerà strano ma purtroppo (o per fortuna per i SEO strategist) è così. Il motivo è che la maggior parte dei copywriter non utilizza tecniche di ottimizzazione e di posizionamento sui motori di ricerca. La diretta conseguenza è che i contenuti non vengono trovati dagli utenti.
È possibile evitare di far sparire nel nulla un tuo contenuto leggendo questo articolo ed imparando a mettere in pratica alcune tra le principali tecniche di ottimizzazione seo. Se invece vuoi partire dalle basi leggi prima questo articolo Guida SEO per principianti .
Sei pronto a far emergere il tuo articolo e a rientrare in quel 10% di bravi SEO copywriter? Bene, continuiamo!
Identifica la tua target audience
Il primo step per posizionare siti internet e scrivere contenuti efficaci è quello di conoscere il tuo pubblico. Per chi stai scrivendo? Chi leggerà i tuoi articoli? Chi è il fruitore dei tuoi contenuti? Quali dei tuoi contenuti preferisce?
Conoscere il tuo pubblico è la chiave per scrivere un testo chiaro e far fare un’azione al tuo utente: il clic verso il tuo sito.
Considera la target audience come un pubblico di persone per le quali scriverai i tuoi contenuti. Le persone che appartengono a questo pubblico condividono le stesse caratteristiche.
Ok Carlo ma come faccio a sapere chi è il mio pubblico target?
Ci sono diversi approcci per conoscere il tuo pubblico. Partiamo da qui.
Il sito che devi ottimizzare ha installato Google Analytics e macina dati. Hai mai controllato chi sono queste persone? Che età hanno, quali azioni compiono sul tuo sito? Dopo quanto tempo vanno via? Se sono prevalentemente uomini o donne?
Al contempo, stai lavorando per promuovere i tuoi contenuti sui social, hai fatto un’analisi anche sugli insights dei tuoi social?
Oltre a questi dati inizia a pensare: lavoro in questo “settore”, chi potrebbe leggere i miei contenuti? Che età potrà avere? Che tipo di ruolo potranno avere queste persone che mi leggono? Quale capacità decisionale o di spesa possono avere? …
Queste sono tutte domande che possono aiutarti a segmentare il tuo pubblico e capire con quale tono di voce mostrarti a loro.
Trova le parole chiave corrette per un buon posizionamento seo
Ok abbiamo capito fin qui come trovare il tuo pubblico. È ora di passare alle parole chiave! Quando si parla di SEO la prima cosa che mi sento dire è: come si trovano le keyword? Eccoci qua, vediamolo subito insieme.
Trovare ed inserire nei tuoi contenuti le giuste parole chiave è utile a far scalare il tuo contenuto fino alla vetta della prima pagina di Google.
Per identificare le parole chiave giuste, devi prima conoscere l’argomento di cui stai scrivendo. Facciamo subito un esempio per rendere più chiaro il concetto. Ho un blog che parla di nutrizione e alimentazione sana. Una tra le parole chiave più centrate potrebbe essere “alimentazione sana”. Questa è una keyword decisamente ampia, molto ricercata e con un’alta concorrenza (ovvero i competitor la stanno già scalando).
Esiste un processo per trovare parole chiave più dettagliate che prendono il nome di Long Tail Keyword o parole chiave a coda lunga.
Di cosa si tratta? Le parole chiave a coda lunga sono parole chiave composte che partono dalla tua parola chiave principale e si ampliano (sono composte da più parole). È utile usarle per inserirti nel punto giusto della ricerca dei tuoi lettori. Con una parola chiave a coda lunga diminuisci la concorrenza e fai centro sul tuo lettore. Il limite della parola chiave a coda lunga è che è ricercata molto meno. Prendiamo però il rovescio della medaglia…se è meno ricercata, vuol dire che sarà cercata solo da persone realmente interessate!
Come si trovano le parole chiave?
Ci sono diversi modi per trovare in rete le parole chiave. Mi limito a segnalarti due strumenti che sono davvero forti ed efficaci e che ti permetteranno di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
- Google Ads
- Keywords Everywhere
Sono entrambi gratuiti ma Keywords Everywhere ha anche una versione più completa a pagamento.
Entrambi permettono di ricercare le parole chiave partendo da una parola chiave e pian piano ampliare la scelta di parole chiave. Una volta individuate le parole chiave sarà possibile analizzare il traffico mensile e la concorrenza fino a comprendere quali usare e quali no. Una volta fatto potrai esportare le parole chiave e usarle nel tuo contenuto (tra poco vedremo come si fa).
Mentre Keywords Everywhere è uno strumento pensato per questo, Google Ads ha una sezione dedicata che si chiama “Pianificazione delle parole chiave” per fare la tua ricerca.
Analizza lo user intent dalle ricerche
Una tra le tecniche più decisive per un buon posizionamento su Google è quello di comprendere l’intento i ricerca dell’utente. L’intento dell’utente è il tipo di informazione che le persone stanno cercando. Essere in grado di identificarlo ti aiuterà a capire che tipo di contenuto devi creare. Ci sono quattro tipi di intento dell’utente.
- Intento informativo: ad esempio, come scegliere un buon cellulare.
- Intento commerciale: ad esempio, migliori cellulari poco costosi.
- Intento transazionale: ad esempio, cellulari android.
- Intento locale: ad esempio, cellulari prodotti in Italia.
Ma Carlo come posso capire qual è l’intento dei miei utenti?
Ecco tre modi facili per identificare l’intento dell’utente nelle ricerche.
Prima di tutto osserva le query di ricerca e come cambiano nel tempo. Solitamente accanto alle keyword i lettori inseriscono altre parole chiave che possono permetterti di capire quale ti podi intento hanno. Se ad esempio individui una query di ricerca che riporta “alimentazione sana a Torino” hai compreso che quell’utente sta cercando un prodotto fortemente localizzato sul territorio.
Comprendere l’intento dell’utente in una query di ricerca ti aiuterà a creare il tipo di contenuto giusto, come articoli di blog, pagine di vendita, siti web, ecc., che avranno molte più possibilità di posizionarsi su Google.
Come scrivere contenuti facilmente leggibili dai tuoi lettori
Se analizzi il tempo di permanenza sul tuo sito in un medesimo articolo, noterai che quasi sempre è relativamente inferiore rispetto a quanto tempo ci metteresti a leggere tutto l’articolo…questo significa che la maggior parte dei lettori non legge tutte le parole che hai scritto nel tuo magnifico articolo. Quindi? Devi semplificargli la vita rendendo l’articolo più facilmente leggibile e facendogli capire rapidamente di cosa tratta la tua pagina e ottenere la risposta che cercano.
Un modo semplice per farlo è quello di suddividere i tuoi contenuti in blocchi. Ogni blocco di contenuto è composto da uno o più paragrafi e inizia con un’intestazione.
Le intestazioni contengono parole chiave basate sulla ricerca delle parole chiave, nonché sulla ricerca di domande aggiuntive che le persone cercano relative alle tue parole chiave principali.
Il testo inoltre va formattato in modo da facilitare la lettura dei tuoi utenti.
Non meno importante è cercare (in base alla lista di parole chiave) quali sono gli altri argomenti che un utente potrebbe cercare quando digita quelle keyword.
Non so se hai mai notato che quando fai una ricerca su google, ad un certo punto della pagina trovi scritto: “le persone hanno anche cercato”…esplora quel contenuto ed arricchisci il tuo per fare in modo che la prossima volta sia il tuo contenuto ad apparire invece che quello di un altro sito.
Come strutturare i Titoli per i motori di ricerca
Per avere un contenuto ottimizzato per la SEO, è necessario correlare le informazioni fornite con ciò che viene cercato dagli utenti reali. Ecco perché hai bisogno di idee per i blocchi di contenuto delle parole chiave che poi trasformerai in intestazioni.
Le intestazioni aiutano a mostrare la gerarchia del contenuto, nell’HTML vengono racchiuse in H1, H2, H3, ecc., per un totale di sei intestazioni da H1 a H6.
È bene ricordarsi che dovrebbe esserci solo un tag H1 sulla pagina e dovrebbe riflettere l’argomento principale della pagina stessa. Tutte le altre intestazioni possono essere utilizzate tutte le volte che è necessario. Le intestazioni introducono i blocchi di contenuto. Quindi utilizziamo le idee approssimative di cui abbiamo parlato poco fa trasformando in titoli H2 o H3 o H4…
Come scrivere meta tag ottimizzati
Come comunicare rapidamente l’argomento della tua pagina agli utenti finali di Google? Puoi farlo con i meta tag. I meta tag mostrano informazioni aggiuntive sulla tua pagina nel suo HTML. Non sono direttamente visibili sulla pagina, ma alcuni di essi sono visibili nei risultati di ricerca (per capirci li vedi subito sotto il titolo quando hai fatto una ricerca). Ci sono due meta tag principali: il tag del titolo e la meta descrizione.
Il tag del titolo è il nome della pagina. Viene visualizzato nei risultati di ricerca e nel nome della scheda del browser. Il tag del titolo è un fattore di ranking, quindi deve essere ottimizzato. Il tag del titolo dovrebbe contenere le parole chiave che hai scelto per quella pagina.
Ecco come si scrive un buon tag del titolo. Prima, scegli la parola chiave principale. Quindi includi parole chiave secondari. Aggiungi verbi, pronomi, preposizioni, informazioni sulla posizione, ecc., in modo che il tag del titolo risulti naturale. Aggiungi separatori se necessario e aggiungi il nome del marchio se necessario.
Google ha un limite per il tag del titolo inferiore a 600 pixel. È di circa 50-60 caratteri. Una cosa da tenere d’occhio quando si scrive il tag del titolo è digitare il titolo con troppe parole chiave. Lascia che il titolo sia conversazionale in modo che sia accattivante per gli utenti che lo vedono nei risultati di ricerca.
Il secondo meta tag è la meta descrizione. È una preview dei contenuti della pagina visualizzata nella pagina dei risultati di ricerca. La lunghezza della meta descrizione cambia spesso, ma è una buona idea mantenerla sotto i 200 caratteri.
Quando si scrive la meta descrizione, è possibile utilizzare un estratto dalla copia della pagina o ideare alcune frasi uniche che riassumano di cosa tratta la pagina.
Se hai un sito WordPress ti consiglio il plugin Yoast SEO che ti permette di includere davvero facilmente i due tag sopra citati.
Ottimizzare le immagini per Google e per migliorare la velocità
Le immagini sono parte portante del tuo articolo o pagina. Ottimizzandole, aiuti anche la tua pagina a posizionarsi meglio. Inoltre, l’ottimizzazione delle immagini è fondamentale se vuoi ottenere traffico dalla ricerca di immagini di Google. I prodotti che sono più visivi si basano su di essa (prendi ad esempio gli ecommerce).
Quindi, come si ottimizzano le immagini? Prima ancora di caricarle, attribuisci un nome adeguato che rispecchi il luogo dove andrà a posizionarsi, potesti inserire la keyword così come anche il contenuto che mostra quella immagine. Spesso mi ritrovo davanti a siti con immagini rinominate come “Immagine01”…Se non rinomini le tue immagini perdi l’occasione di farle trovare dai tuoi utenti e convertire sul tuo sito web.
Sempre in tema di immagini è necessario dotarle dell’alt tag, anche noto come testo alternativo. L’alt tag è un altro modo per descrivere di cosa si tratta la tua immagine. Ma a differenza del nome dell’immagine, l’alt tag è visto da Google come parte dei contenuti testuali della pagina. L’alt tag dell’immagine di solito non è visibile direttamente sulla pagina, ma viene visualizzato al posto delle immagini quando queste sono disabilitate. Il tuo testo alternativo può essere una frase che descrive l’immagine in relazione alla pagina a cui appartiene.
Non da ultimo, ancor prima di caricare le immagini salvale in un formato che piace a Google come il WebP. Con questo formato le immagini perdono pochissima risoluzione e tantissimo peso per cui fai un grande favore al tuo sito web.
Ci sono tanti strumenti online che possono aiutarti a velocizzare questo processo. Io uso: https://squoosh.app/.
Usa i link interni ai tuoi contenuti
I link interni migliorano la possibilità di scoprire le tue pagine e mostrano inoltre a Google quali pagine sono più importanti. Dal punto di vista dell’utente, i collegamenti interni aiutano a mantenere gli utenti coinvolti. I collegamenti interni sono collegamenti che puntano da una pagina di un sito web a un’altra pagina dello stesso sito web. Un parametro importante di un collegamento interno è il testo dell’ancora. Il testo dell’ancora è il testo utilizzato per collegarsi a un’altra pagina.
Aggiungi collegamenti rilevanti nel testo. I collegamenti nel testo sono collegamenti editoriali che vengono inseriti all’interno del testo della pagina, di solito manualmente. Non sono scalabili, ma hanno maggiore importanza e ti danno più controllo sul testo dell’ancora.
Prima di pubblicare il contenuto, fai una ricerca sulle pagine attuali del sito web e trova almeno tre pagine che possono essere collegate dal tuo nuovo pezzo. Ad esempio, per un nuovo articolo del blog, potrebbero essere due vecchi articoli del blog con un argomento correlato e una pagina di prodotto correlata. Collega sempre il contenuto che crei alle pagine esistenti. La seconda cosa che puoi fare per migliorare i collegamenti interni è aggiungere blocchi di collegamenti rilevanti.
Conclusioni
Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo. Spero ti sia stato di aiuto e che metterai ben presto a frutto queste conoscenze per migliorare i tuoi articoli e fare un’ottimizzazione seo come si deve.
Se hai domande o vuoi aprire una discussione scrivimi sui miei canali social che trovi qui sul mio blog.
Alla prossima!
Carlo