Nel complesso e articolato mondo del digital marketing, dove innovazione e adattamento sono fondamentali per la nostra (marketer) sopravvivenza, una domanda interessante sta emergendo: può l’intelligenza artificiale superare la creatività e l’intuizione di un marketer umano? Questa sfida non riguarda solo la competizione, ma anche la collaborazione tra tecnologia e uomo.
Nell’articolo di oggi affronteremo le conclusioni di un esperimento condotto da Ahrefs, che ha messo a confronto un marketer esperto con 14 anni di esperienza ed un principiante dotato di strumenti di intelligenza artificiale (AI). Le conclusioni? Sorprendenti, e forse più rilevanti di quanto pensi per il tuo percorso di marketer alle prime armi.
La sfida: AI vs Human Marketer
L’esperimento di Ahrefs è stato progettato per rispondere ad un quesito cruciale: quali sono le competenze uniche dell’intelligenza artificiale rispetto a quelle di un marketer con media esperienza lavorativa?
3 sono stati i compiti assegnati ai due “contendenti”:
- Creare un post per i social;
- Scrivere annunci su Google Ads;
- Scrivere un articolo per un blog ottimizzato per la SEO;
Gli elaborati sono stati valutati da giudici anonimi, che hanno analizzato parametri relativi a creatività, precisione e capacità di engagement del pubblico.
Compito 1: creazione di post sui social media
- L’AI in azione
L’output dell’AI era visivamente impeccabile, con immagini accattivanti e copy conciso. Perfetto per attrarre l’attenzione a colpo d’occhio. Tuttavia, mancava di profondità emotiva: il post risultava “freddo”, come se parlasse a chiunque, senza un vero legame con il pubblico.
- Il tocco umano
Il marketer ha scelto un approccio narrativo, raccontando la passione dello chef e l’unicità del corso. Questo storytelling ha creato un legame emotivo con il pubblico, rendendo il contenuto autentico e personale.
Chi ha vinto la prima sfida?
1 a 0 per l’uomo. I giudici hanno premiato l’emozione e l’autenticità, fattori chiave per il successo sui social media. Non sempre fare un bel lavoro equivale anche a coinvolgere il pubblico che ricordiamoci è invece fondamentale per il successo dei nostri contenuti sui social media.
Compito 2: scrivere annunci Google Ads
- L’efficienza dell’AI
Con la sua capacità di generare rapidamente molteplici varianti ottimizzate per parole chiave, l’AI ha dimostrato una precisione straordinaria. I suoi annunci erano brevi, diretti e completamente centrati rispetto alle best practice per il PPC (Pay-Per-Click).
- Il lato umano
Gli annunci del marketer sono stati più creativi ma meno efficaci dal punto di vista tecnico: troppo lunghi e non sempre allineati agli intenti esatti di ricerca.
Chi ha vinto la seconda sfida?
Pareggio: l’AI grazie alla sua sua capacità di analisi e ottimizzazione rapida del contenuto è riuscita ad esprimere meglio i copy e le creatività degli annunci per Google Ads.
Compito 3: sviluppo di un articolo per un blog SEO-Friendly
- L’approccio dell’AI
L’AI ha prodotto un articolo ben strutturato, pieno di parole chiave e con un’ottima leggibilità. Ma il contenuto, seppur tecnicamente valido, mancava di originalità e coinvolgimento. Sembrava “generico” e privo di personalità;
- L’esperienza umana
Il marketer umano ha puntato su una narrazione avvincente (se ricordate, aveva usato la stessa metodologia nella creazione dei contenuti social), combinando storytelling e informazioni utili per il lettore. Il risultato? Un articolo coinvolgente che non solo rispettava le regole SEO, ma teneva il pubblico incollato fino alla fine.
Chi ha vinto la terza sfida?
2 a 1 per l’uomo. L’elemento narrativo e l’engagement dell’audience hanno fatto la differenza.
Facciamo quindi un breve sunto della sfida tra uomo e AI.
Punti di Forza e Debolezza dell’AI
Punti di forza
- Velocità: può generare contenuti in pochi secondi;
- Scalabilità: ideale per produzioni in grande quantità;
- Precisione: ottimizza facilmente per SEO e PPC.
Debolezze
- Creatività limitata: fatica a creare contenuti unici e autentici;
- Connessione emotiva: non comprende a fondo il pubblico e i suoi bisogni;
Punti di forza e debolezza del marketer
Punti di forza
- Creatività: l’uomo sa raccontare storie che ispirano e coinvolgono il suo pubblico di riferimento;
- Empatia: comprende il target e crea contenuti su misura;
Debolezze
- Efficienza: può essere lento nei compiti ripetitivi;
- Precisione tecnica: potrebbe non essere sempre impeccabile in ottimizzazione SEO o PPC;
In definitiva mi sentirei di dire che non dobbiamo temere per il nostro futuro! Collaborazione, non competizione è il nuovo motto dei marketer!
L’esperimento dimostra che AI e marketers non sono rivali, ma alleati.
Ecco alcune lezioni pratiche per chi inizia:
- Sfrutta l’AI per compiti tecnici: usa strumenti come ChatGPT o Jasper.ai per generare idee o ottimizzare contenuti;
- Punta sulla tua creatività: concentrati su ciò che l’AI non può fare, come storytelling e connessione autentica con il pubblico;
- Investi in formazione continua: il digital marketing evolve costantemente, e un marketer alle prime armi deve aggiornarsi regolarmente;
Per concludere, lascerei un concetto chiave su cui riflettere…in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, il vero vincitore è chi riesce a combinare il meglio di entrambi i mondi: la precisione dell’AI e la creatività dell’intelligenza umana. Come marketer, il tuo compito non è competere con l’AI, ma usarla come strumento per amplificare ed ampliare le tue capacità.
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